Non so cosa intendano i signori che parlano di "fascismo buono" o sostengono che il fascismo abbia fatto "anche cose buone", ma vorrei ricordare alcuni passaggi in periodi storicamente diversissimi tra loro:
- 1922, nel dibattito sulla fiducia al suo Governo dopo la chiamata del Re, Mussolini in Parlamento afferma:
"POTEVO FARE DI QUEST'AULA SORDIDA E GRIGIA UN BIVACCO DI MANIPOLI. POTEVO SPRANGARE IL PARLAMENTO E COSTITUIRE UN GOVERNO ESCLUSIVAMENTE DI FASCISTI. POTEVO MA NON HO, ALMENO IN QUESTO PRIMO TEMPO, VOLUTO." [da A. Giardina, G. Sabbatucci, V. Vidotto "Storia Contemporanea - Il Novecento." Laterza, Bari]
- 10 giugno 1924: l'Onorevole Giacomo Matteotti viene ucciso per aver denunciato brogli elettorali nelle elezioni del 6 aprile.
- 3 gennaio 1925: Mussolini tiene un discorso in Parlamento nel quale si assume la responsabilità politica, morale e storica del delitto.
- 1926: muoiono Giovanni Amendola e Piero Gobetti.
Dopo altri infiniti passaggi che vedono, tra l'altro lo scioglimento del Parlamento
- novembre 1938 emanazione delle leggi razziali
- 10 giugno 1940: l'Italia entra in guerra al fianco della Germania nazista
- gennaio 1944: con il Processo di Verona vengono condannati a morte coloro che avevano sfiduciato il fascismo il 25 luglio 1943, tra le vittime Galeazzo Ciano, marito di Edda Mussolini.
Sinceramente non riesco a trovare un solo giorno in cui il fascismo sia stato "buono" per l'Italia.
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